mercoledì 31 dicembre 2008

Video 2008

E con questo buon fine anno a tutti:

Bjork
Wonderlust - Bjork diretto da Encyclopedia Pictura
"Il surrealismo del vagabondare"
Apocalyptica
I Don't Care - Apocalyptica feat. Adam Grontier diretto da Lisa Mann
"Metal Musical"
Amanda Palmer
Oasis - Amanda Palmer diretto da Michael Pope
"Dedicato a Sarah Palin"
Kanye West
Flashing Lights - Kanye West diretto da Kanye West e Spike Jonze
"Eros e Thanatos in urban style"
Bloc Party
One Month Off - Bloc Party diretto dai D.A.D.D.Y.
"Non c'è sempre il lieto fine"
Il genio
Pop Porno - Il genio diretto da Stefano Mordini
"Vivre sa vie 2.0"
Lily Allen
The Fear - Lily Allen diretto da Nez
"La deliziosa superficialità"
Hercules & Love Affair
Blind - Hercules & Love Affair diretto da Saam
"La lussuriosa antica grecia elettronica"
Katy Perry
I Kissed a Girl - Katy Perry diretto da Kinga Burza
"Lesbo chic rulez"
Weezer
Pork & Beans - Weezer diretto da Mathew Cullen
"Leave Britney Alone"

Edit:
A grande (!) richesta la playlist con i 10 video. Buona visione.

lunedì 29 dicembre 2008

filmini

film


Diciamo che potrei continuare per ore a spostare le posizioni nella classifica, a parte i primi 5 che sono abbastanza certi, per cui teniamocela così giusto per fare un idea delle visioni dell'anno.

1. Il Divo di Paolo Sorrentino
2. Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street di Tim Burton
3. Control di Anton Corbijn
4. Lars e una ragazza tutta sua di Craig Gillespie
5. Speed Racer di Andy Wachowski e Larry Wachowski
6. Persepolis di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi
7. Il petroliere di Paul Thomas Anderson
8. Gomorra di Matteo Garrone
9. La banda Baader Meinhof di Uli Edel
10. Racconto di Natale di Arnaud Desplechin

11. La classe - Entre les murs di Laurent Cantet
12. Un bacio romantico - My Blueberry Nights di Wong Kar-Wai
13. Non pensarci di Gianni Zanasi
14. Il treno per il Darjeeling di Wes Anderson
15. Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel
16. Once di John Carney
17. Hellboy - The Golden Army di Guillermo del Toro
18. WALL·E di Andrew Stanton
19. Be Kind Rewind - Gli acchiappafilm di Michel Gondry
20. Eldorado Road di Bouli Lanners

21. Caos calmo di Antonello Grimaldi
22. Gone Baby Gone di Ben Affleck
23. Il seme della discordia di Pappi Corsicato
24. La felicità porta fortuna - Happy Go-Lucky di Mike Leigh
25. Denti di Mitchell Lichtenstein
26. Cover-boy - l'ultima rivoluzione di Carmine Amoroso
27. Mars - Dove nascono i sogni di Anna Melikyan
28. The Orphanage di Juan Antonio Bayona
29. Juno di Jason Reitman
30. Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana

domenica 28 dicembre 2008

Musichette

album


Alcuni degli album che mi hanno accompagnato durante il 2008, sono in ordine abbastanza casuale:

-Baustelle "Amen"
-Le Luci Della Centrale Elettrica "Canzoni Da Spiaggia Deturpata"
–CapaRezza "Le Dimensioni Del Mio Caos"
-Il Genio "Il Genio"
-The Niro "The Niro"
-Amanda Palmer "Who Killed Amanda Palmer?"
-Vampire Weekend "Vampire Weekend"
-The Teenagers "Reality Check"
-Alex Beaupain "Les chansons d'amour"
-Foals "Antidotes"

venerdì 5 dicembre 2008

La fine

Così si conclude la sfiancante partecipazione al festival.
Settimo giorno:
Fu il turno di Wendy and Lucy di Kelly Reichardt, Wendy e una giovane che parte con il suo cane, Lucy, per cercare lavoro in Alaska. Le cose non andranno nel verso giusto, la macchina su cui viaggiavano si guasta e la cagna sparisce. Wendy si trova sola in un posto sconosciuto senza nessuno che la possa aiutare e senza soldi. Il film ci racconta la solitudine e lo smarrimento di chi ha perso tutto nello stile tipico dei film indipendenti. Oltre alla brava Michelle Wiliams il film complessivamente lascia un gusto di incompiutezza ma resta comunque un film godibile.
Ottavo giorno:
Ero molto incuriosito da Hunger di Steve McQueen e il film non mi ha deluso. Sono pochi i film che riescono a farti così male mentre li vedi, tutta la violenza e la durezza delle immagini ti viene lanciata addosso senza mai sembrare esibizionistica.
Come nel caso de Lo scafandro e la farfalla, anche se in modo totalmente diverso, il background di video artista del regista si fa sentire, soprattutto nella sequenza degli uccelli e nel finale.
Dopo l’inglese toccò a La classe operaia va in Paradiso di Elio Petri in versione restaurata di cui non credo ci sia bisogno di scrivere altro Petri <3.
nono giorno:
Con la gentile partecipazione di Lift e probabilmente preso da un attacco di masochismo mi sono svegliato alle sette e mezza di mattina per andare a vedere The Edge of Love di John Maybury.
Dopo aver affrontato intemperie, autobus che non arrivano e quant’altro si giunge finalmente in sala a vedere il film. Con la solita Keira Knightley, che ormai non credo sappia più vestirsi come una donna degli anni 2000, ad interpretare la solita fanciulla innamorata. Diciamo pure che la colonna sonora di Badalamenti è ottima, la fotografia è grandiosa e costumi e scenografie impeccabili. Ma per il resto oltre all’ottima confezione il film non è nulla di così strabiliante, anzi a volte zoppica un po’ e il continuo uso di primi piani da un fastidioso effetto di telenovela. Ciò non toglie che sia comunque un film esteticamente appagante ma non aspettatevi di più.
Lasciami entrareFinalmente poi si arriva al film che probabilmente attendevo di più di tutto il festival, Lasciami entrare di Tomas Alfredson. Ora c’è da dire che parlare di un film così sconvolgentemente bello non è facile e ho volutamente fatto passare un po’ di giorni dalla visione per metabolizzare meglio il tutto ma lo stesso mi è difficile commentare in modo più argomentativi che dire “grandioso”. Partiamo dai lati negativi che son pochi; proprio non mi è andato giù il clichè classico che piace tanto a gli americani del figlio problematico per via dei genitori divorziati, che è probabilmente il punto su cui costruiranno tutto il remake americano, e non ho ben capito chi fosse l’omino random che va a casa del padre a metà film, magari un filino di spiegazione non sarebbe stato male. La colonna sonora l’ho trovata decisamente troppo canonica per il genere horror e anche l’uso delle musiche non originali è piuttosto classico e poco memorabile.
Ecco detto ciò, i difetti sono finiti e potrei cominciare a tessere le lodi del film. Film che è in grado di far scaturire nello spettatore le emozioni più contrastanti tra loro, si passa infatti dalla dolcezza e innocenza della storia d’amore alle più crude espressioni di violenza rigorosamente e minuziosamente mostrate dal regista. Arrivano sequenze memorabili e visivamente potenti come l’omicidio nel bagno, la neo-vampira attaccata dai gatti, lo spettacolare modo in cui muoiono i vampiri e soprattutto il primo dolce e al contempo cupissimo primo finale che poi apre la strada al secondo più ambiguo ma speranzoso.
Ultimo giorno:
Prince of Broadway di Sean Baker ossia il vincitore del premio della giuria. Una commedia indipendente su una paternità inaspettata. Simpatico e divertente un po’ sopravvalutato. Poco riuscito il parallelismo tra i due protagonisti e poco approfonditi i personaggi protagonista a parte.

giovedì 27 novembre 2008

Più mezz’ora di coda con il cantante dei Baustelle per vedere un film coreano + conoscere gente sul 101

Pensavate avessi gettato la spugna? Beh, quasi.
Terzo giorno:
Dopo circa 3 quarti d’ora in coda (con tanto di cantante dei Baustelle qualche decina di persone dietro di me) è stato il turno di Dream. È stato il mio primo film Kim Ki-duk. Per onor di cronaca diciamo che quando i film di quest’uomo escono in sala li vanno a vedere si e no 100 persone in tutta Italia mentre quando escono nei festival riescono a riempire una sala da 600 posti con molta facilità. Ad essere sincero non so se mi sia piaciuto o meno. La messa in scena è molto curata, bella fotografia e la storia è inquietantemente interessante ma spesso e volentieri per tutta la pellicola ci si trovava di fronte a momenti di comicità involontaria soprattutto legati ai dialoghi che fanno calare la qualità del tutto.
Quarto giorno:
Faceva troppo freddo e sono rimasto a casa. Tra l’altro quei simpaticoni dell’ENI si sono divertiti a togliere il gas a casa mia così ho passato allegramente la giornata a morire di freddo <3.
Quinto giorno:
The Escapist debutto al grande schermo per il francese Rupert Wyatt. Buon Prison Thriller pieno di numerosi richiami stilistici a Requiem for a Dream di Darren Aronofsky (basta pensare alla sequenza della preparazione della droga o all’epilogo finale). Buon ritmo e soprattutto buon lavoro con gli attori. Purtroppo però la sceneggiatura di tanto in tanto se ne va a puttane (chi mai si farebbe piantare un diamante di tali dimensioni su un dente e soprattutto non farebbe storie a vederselo portare via oppure per quanto possano esistere secondini stronzi dubito che lo sarebbero al punto di lasciare i detenuti liberi di organizzare combattimenti alla Fight Club) ma nonostante tutto resta un godibile film d’azione decisamente adrenalinico.
Dopo il film inglese è stato il turno del cileno Tony Manero controverso film di Pablo Larrain. Il film è il candidato ufficiale per il Cile per l’Oscar al miglior film in lingua straniera, e racconta le vicende di un sosia di Tony Manero che è disposto a tutto per poter arrivare ad una tanto attesa gara di sosia del personaggio del celebre film La febbre del sabato sera e non si farà scrupoli neanche ad uccidere per raggiungere il suo obiettivo. Il film oltre alla lieve sottotrama thriller e più che altro una descrizione cruda del Cile durante la dittatura attraverso il disgustoso e grottesco protagonista.
Sesto giorno:
Die Welle
Finalmente si è arrivati al miglior film del festival, il tedesco Die Welle del giovane e bello Dennis Gansel. Il film costato circa 5 milioni di euro in patria è stato un campione d’incassi e ottimi risultati li ha ottenuti anche in giro per l’Europa. Per un corso scolastico un professore deve spiegare l’autocrazia ai suoi alunni, dopo che alcuni di essi hanno espresso i loro dubbi su un possibile ritorno del nazismo in Germania cominciano un gioco/esperimento che finirà per degenerare. Il film mantiene dall’inizio alla fine un ottimo ritmo, con un montaggio serrato ma mai videoclipparo, e fa un buon uso delle musiche, il tutto si delinea con atmosfere e situazioni alla Skins per poi degenerare lentamente in corde simili a quelle dell’Elephant di Gus Van Sant. Pieno di punti di riflessione riesce ad essere al contempo un film di intrattenimento e anche un bel pugno nello stomaco.
Fa un po’ venire il nervoso vedere come quest’ottimo film riesce a descrivere bene una fascia di giovani e lo faccia in un bel film e che tutto sto ben di dio di roba incassi pure un botto mentre noi ci dobbiamo accontentare di Un gioco da ragazze o di Albakiara. No, non è giusto.

domenica 23 novembre 2008

Wanna be a Cineblogger

Come tutti ben sappiamo venerdì è cominciato il Torino Film festival. Quest’anno ho deciso di partecipare a tutto il festival corsi permettendo e avrei intenzione di provare a commentare qui le mie visioni come fanno i cineblogger trendy. Dubito di riuscirci vista la mia abnorme pigrizia ma tentar non nuoce.
Primo giorno:
Le feu, le sang, les étoiles di Caroline Deruas Garrel. Cortometraggio diretto dalla compagna di Philippe Garrel, che racconta delle reazioni avute in Francia dopo la vittoria di Sarkozy. Sinceramente l’ho trovato un po’ troppo intellettualmente e politicamente esagerato in alcuni punti (tipo la sparatoria, forse un po’ eccessiva) molto meglio le scene con la figlia. Complessivamente dava quasi l’idea che i francesi fossero contenti della vittoria di Sarkozy perché almeno così avevano qualcosa di cui lamentarsi e contro cui lottare.
Un altro film che non vedrete mai Armando e la politica di Chiara Malta coproduzione italo-francese che racconta in stile mockumentary di una donna che cerca di ricostruire la storia della vita politica del padre. Molto molto ispirato allo stile di Moretti e di Allen. Molto belle le sequenze in animazione.
Secondo giorno:
Filth and Wisdom
Il mio intento era di cominciare con W. di Oliver Stone ma il dio del cinema non ha voluto per cui nonostante sia arrivato al cinema tre quarti d’ora prima dell’inizio del film la sala era già ampiamente al completo da 40 minuti *_*” e la donnina dei biglietti mi disse “fanno uno spettacolo extra sta sera ma se vuoi entrare cerca di essere già qui due ore prima dell’inizio” °_°. Per cui carissimo W. ci rivedremo in altra sede.
In compenso per occupare due ore ho visto un altro mockumentary La grande truffa del Rock 'n' Roll di Julien Temple del 1979. Ora ad essere sinceri io i Sex Pistols non li conosco se non di fama e probabilmente per questo non ho apprezzato a pieno il film, in compenso però ho scoperto che mi piace Lonely Boy sempre dei sopraccitati che è già qualcosa.
Dopo i Pistols è stato il turno di Helen film anglo-irlandese in concorso scritto e diretto da Joe Lawlor e Christine Molloy. Il film potrebbe tranquillamente essere il cugino anglosassone della nostra La ragazza del lago. La pellicola racconta della scomparsa di una ragazza, Joy, e di Helen che mentre aiuta la polizia a ricostruire gli ultimi momenti prima della sparizione di Joy lentamente comincia a sostituire fisicamente e affettivamente la presenza della ragazza scomparsa nella vita dei genitori e del ragazzo che frequentava. Il film ha molto in comune con quello ci casa nostra oltre che sul lato di messa in scena, fotografia fredda che tende al verde e al blu, colonna sonora ambient e movimenti di macchina lentissimi, anche sul piano dello sviluppo narrativo.
A concludere la giornata Filth and Wisdom esordio alla regia di Madonna. Ora ad essere sinceri mi aspettavo tutto il male possibile da questo film che invece non ho trovato poi così pessimo, tutto sommato fa respirare una certa apprezzabile aria bohemien e le musiche dei Gogol Bordello sono un valore aggiunto. Gran parte del film riesce indubbiamente a far ridere ma non ho gradito più di tanto tutta la filosofia spicciola di fondo e i vari risvolti psicologici dei personaggi. Un film sicuramente non del tutto compiuto ma comunque abbastanza godibile, diciamo che se Madonna smettesse di fare la “cantante” per dedicarsi unicamente alla regia il mondo sarebbe un posto migliore.

venerdì 7 novembre 2008

Metal Musical

Prendete Marie Antoinette di Sofia Coppola e tingetelo di nero, avrete così il nuovo video degli Apocalyptica feat. Adam Gontier - I Don't Care.


I video metal solo solitamente caratterizzati da una bruttezza divampante, le cose cambiano poco a seconda dei generi, quelli Heavy metal sono solitamente i peggiori Gothic e Alternative si salvano un po’, e se sono americani, che si contraddistinguono dalle atmosfere alla Saw, o europei, che possono vantare un pessimo uso della computer grafica e rimandi vichingheschi.
Si possono contare i gruppi metal che col supporto di registi come si deve hanno sfornato ottimi lavori come Jonas Åkerlund/Rammstein, Marilyn Manson/Floria Sigismondi, Lacuna Coil/Kal Karman e poco altro.
L’incontro tra Lisa Mann e gli Apocalyptica stravolge completamente le regole. I Don’t Care non solo è un bel video metal ma è probabilmente uno dei migliori videoclip dell’anno. E probabilmente è anche il video metal più femminile che sia mai stato girato, sembra una sorta di Marie Antoinette di Sofia Coppola col Cello metal al posto della New wave.
Ci sfilano davanti in una casetta a metà tra Shining e Alice nel paese delle meraviglie una sfilza di belle ragazze immerlettate (esiste come termine?) e imparruccate come in un servizio fotografico random di Tim Walker che seducono con le loro grazie i violoncellisti (e batterista e guest vocalist) con tanto di stacchetto stile musical (la parte dove suonano le ragazze come fossero violoncelli è geniale). Il tutto si conclude con un lussurioso banchetto finale con tanto di dolci neri e rosa e un po’ di sano lesbo chic che non fa mai male.
Il tutto confezionato con un ottima fotografia piena di interessanti giochi di luce.
Che tutto ciò sia un sano inizio? Che d’ora in avanti anche i gruppi hard rock e metal cominceranno a mettere da parte virilismi vichinghi e atmosfere horror asettiche?
Di certo si sa che ultimamente Lisa Mann continua a sfornare un video più bello dell’altro, mi auguro che sia d’esempio per le altre sue colleghe (Sophia Muller ti senti per caso tirata in causa?).

venerdì 31 ottobre 2008

Cerchi un iris blu?

To guarda giusto il giorno di Halloween cosa salta fuori, un layout su Suspiria!
Ora posso ufficialmente far parte di quel gruppo di blogger che cambia più layout dei post che scrive.
Più che altro questo è un periodo in cui non ho proprio voglia di fare un cazzo, o meglio io non ho mai voglia di fare un cazzo ma in questo periodo la cosa è accentuata.
Ora torno a cercare di vedere Carrie di De Palma e buon fine Halloween a tutti.

lunedì 13 ottobre 2008

vola, colomba bianca, vola

Condizioni vitali del mio computer dopo circa 2 anni dall’acquisto;
-Stampante, morente.
-Mouse ottico, morto.
-Hardisk esterno, morto.
-Altoparlanti, in coma.
Il tutto mentre il mio case tuba come se al suo interno ci fosse un nido di colombe, e no, non c’è un nido di colombe ho già provato a guardare.
Ora per scrivere questo post son dovuto andare a recuperare il qualche sarcofago uno dei miei vecchi mouse, che nonostante la pallina che si blocca e tasti consumati per lo meno dopo secoli di attività ancora vive °__°.

domenica 7 settembre 2008

Datti al giardinaggio dei fiori del male


Dieci interessantissimi fatti sulla mia dolce piantina:
1. Il nome comune della pianta deriva da Venere, la dea romana dell'amore.
2. Il nome del genere Dionaea deriva dalla dea greca Dione, figlia di Urano e Gea.
3. Fù definita "La pianta più spettacolare del mondo" da Charles Darwin.
4. La pianta "protagonista" de La piccola bottega degli orrori è ispirata ad una dionea.
5. Anche la celebre pianta piranha di Super Mario Bros. è ispirata ad una dionea.
6. In Age of Mythology: The Titans si può invocare una dionea gigante.
7. Il pokemon numero 455, Carnivine è stato modellato sulla forma della dionea.
8. La Cow Plant di The Sims è una versione mucchaforme di una dionea.
9. Nel gioco La leggenda di Zelda i nemici Deku Babas, Twilit Babas e Boko Babas sono delle dionee.
10. La copertina del singolo dei 30 Seconds to Mars, The Kill raffigura una Dionaea muscipula.

domenica 17 agosto 2008

Post-apocalyptic summer

C’è da dire che l’estate è inquietante, sembra di vivere in quei film post-apocalittici. Non c’è un cane, ne on-line ne nella vita reale, potrei tranquillamente camminare per ore in mezzo alla strada senza rischiare che una macchina mi investa.
Nel mentre il mondo è in coma io mi sono dedicato ad attività culturali tipo non ho letto neanche un terzo dei libri che mi ero prefissato di leggere e quei pochi che ho letto non mi han fatto saltare di gioia. In particolare mega delusione per Watchmen, poteva essere un interessante noir con al posto dei detective privati e delle femme fatale un gruppo di ex-eroi mascherati invece si rivela forse l’opera più studiata e pretenziosa del mondo con un finale che, almeno secondo me, provoca una certa comicità involontaria.
Lettura ancora in corso Altri libertini di Tonelli, tutta colpa de Le luci della centrale elettrica (che nei suoi testi cita continuamente frasi del libro). Il libro partiva interessante ma alla fine tutti i racconti finiscono per risultare identici, sempre il protagonista gay passivo che si ubriaca, si droga, fa sesso con uomini, donne, animali e piante, bestemmia a iosa e viaggia verso il nord Europa. E finche è un racconto va bene, quando sono due può passare ma quando son tutti così comincia a scassare.
Ho cominciato a seguire Doctor Who, la cosa mi fa sentire molto nerd e al contempo, insieme a Skins, mi fa rendere conto di aver sottovalutato la produzione telefilmica anglosassone.
Ascolto abbastanza ossessivamente I'm Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance With You dei Black Kids (o la cover puccissima di Kate Nash), una sorta di The Cure in miniatura. Singolo stupendo, mentre il resto dell’album non ne è all’altezza.
Il mio intento di vedermi tutta la filmografia di François Truffaut durante l’estate è miseramente fallito, mi manca infatti circa metà dei suoi film tra cui l’ultimo capitolo della saga di Antoine Doinel. Avevo sottovalutato l’irreperibilità delle sue opere.
Mi ero anche ripromesso di guardare so quanti film di Rosi visto che lo dovrò studiare prossimamente ma dopo mezzora di Salvatore Giuliano ho rinunciato in lacrime; sembrava un crossover tra La battaglia di Algeri di Pontecorvo e La terra trema di Visconti.
Rimpiango i miei predecessori che hanno avuto la fortuna di studiare Moretti, Argento e Soldini.
Concludo con una top 6 dei miei “tormentoni estivi”;
-Koda Kumi - That Ain't Cool feat. Fergie
-Black Kids - I'm Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance With You
-Katy Perry - I Kissed a Girl
-Il Genio - Pop Porno
-Ex-Otago - The Rhythm of the Night
-Tre Allegri Ragazzi Morti - Around the World

martedì 22 luglio 2008

Gossip Whore


Io di serie adolescenziali ne ho viste parecchie, dagli infimi I ragazzi del muretto e I ragazzi della 3ª C ai “bestseller” Beverly Hills 90210 e Melrose Place fino ai giovani Dawson's Creek, The OC, Paso Adelante e Gossip Girl. Fin ora potevo catalogare questa mia macabra “passione” nella categoria trash involontario finché non è giunto Skins.
Devo ammettere che l’avevo completamente snobbato inizialmente perché, diciamoci la verità, ne avevo le palle piene delle solite storie trash ambientate solo in posti diversi (il climax è raggiunto da Gossip Girl in cui hanno persino cercato degli attori più possibile somiglianti a quelli di OC *_*”), una serie di circostanze mi ha convinto a vederlo.
Nel peggiore dei modi mi sono sciroppato a fatica le prime tre orribili puntate della prima stagione nelle quali tutti i personaggi sono praticamente inutili, eccetto Cassie che è l’unica sviluppata per bene fin dall’inizio, ed ero pronto a mollare quando dal quarto episodio in poi è diventato di botto una figata (il picco massimo della prima serie è raggiunto dall’ottava puntata).
A fanculo gli stereotipi vari e i moralismi, centimetri di pelle sono mostrati senza troppi problemi, certamente non a livelli di Larry Clark, e paste, erba, alcol e allucinogeni vengono ingurgitati in gran quantità senza moraleggiarci sopra. Dove Seth per una canna s’incasinava la vita e Blair per essersi ubriacata e finita a letto con un infima persona, in Skins invece non ci sono ripercussioni etiche-morali per il comportamento degli adolescenti inglesi, se si rovinano la vita è per le loro scelte e non per una sorta karma disney-ano.
Secondo le leggende, il produttore della serie avrebbe coinvolto il figlio e un team di teen-sceneggiatori per tirare su un prodotto il più realistico possibile e più vicino ai gusti dei fruitori.
Il risultato è come ho detto sopra la mancanza di una morale preconfezionata, genitori che non vengono mai neanche mostrati come nel caso di Chris, e in altri casi più infantili e sesso-centrici dei figli come con la madre di Michelle. Gli adulti in genere vengono mostrati né meglio né peggio dei giovani, l’insegnante non si fa troppi problemi etici ad andare a letto con un proprio alunno. I giovani sempre in cerca di una festa, di qualche nuova droga, di nuove esperienze chi per soffocare la propria vita sentimentale, chi per dimenticare la propria vita che va a puttane ma soprattutto per provare cose nuove senza freni.

Non ci si risparmia neanche di citazioni cinematografiche e non, prevalentemente con Tony baby-superuomo nietzschiano con i poster di 8 e ½ e Blow Up e che legge Nietzsche, Sartre e la Winterson.
Si conclude con un ottima colonna sonora, le puntate sono zeppe di musica ottima, da Foals a Thom Yorke e Bright Eyes.
Insomma fanculo ai ragazzi del Upper East Side, Londra è più figa!

Se il mio polpettone non vi fosse bastato provate il Secret Party, puntata speciale di 10 minuti slegata dalla trama principale, che riassume come si deve il mood della serie.

domenica 20 luglio 2008

Attenzione

Attenzione, questo template fatto con tanta fatica e disperazione temo sia visibile solo con i settaggi del mio monitor. Per cui se con il vostro pc si dovesse vedere una porcheria è perchè non ho avuto voglia di sbattermi.

lunedì 23 giugno 2008

Il diluvio universale è fuori moda

Io ero pienamente convinto che qualcuno avesse intenzione di trasformare il Piemonte nel più grande parco acquatico del mondo, o meglio una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio vista la quantità di grandine. Quando invece da un giorno all’altro sono passato dal dormire col piumone all’essere sull’orlo della disidratazione.

Per cortesia potete spiegare all’omino delle condizioni atmosferiche che non è normale che si passi dai 20 gradi ai 30 senza mezze misure, e già che ci siete spiegategli anche che 30 gradi a giugno non sono una cosa buona e giusta?

sabato 12 aprile 2008

Basta!

Il brano sanremese di L’Aura diventa un video ed ecco a voi Basta!


Il video in origine fù girato da Maki Gherzi già autore di quattro video di L’Aura (tra cui quello di “Non è una favola”) per qualche ragione misteriosa però è stato rigirato sta volta con la regia di Marco Salom, produttore esecutivo di tutti i video di L’Aura nonché aiuto regista di Silvio Muccino per “Parlami d’amore”.
Il video inizia come in pratica come tutti i banalissimi video italiani che ci rifila mtv ultimamente col solito effetto rallentato, le solite inquadrature della “gente normale” e il solito cantante che cammina.
Fino alla svolta. Bella l’idea di una L’Aura incazzata e ostacolata da tutti ma che riesce comunque a liberarsi, cadere e rialzarsi, e farsi valere.
Ma poi sfortunatamente il concept viene abbandonato. Il video si conclude semplicemente come i tanti banali video italiani che ruotano su mtv.
Senza dubbio bella fotografia, e sicuramente farà breccia sul pubblico generalista di mtv. Ma sono sicuro che si poteva fare sicuramente di più.
Potete votarlo su AllMusic e TRL!

giovedì 3 aprile 2008

Il surrealismo del vagabondare

Dopo l’onomatopea visiva di Gondry con Declare Independence ora è il turno del surrealismo del team Encyclopedia Pictura. Beccatevelo qui in alta definizione mentre aspettiamo la versione 3D.


Girato per essere visto in 3D, il video di Wanderlust si presenta come puro surrealismo e l’Encyclopedia Pictura di queste cose se ne intende, datevi un’occhiata ai loro precedenti lavori; sono malati pazzi.
Il video diventa avanguardia, senza più un filo narrativo si alternano bellissime immagini di cui non riusciamo più a riconosce se l’origine sia realtà o CG.
Seguiamo il corso del fiume facendoci coinvolgere dalla Bjork che vagabonda a cavallo di bufali fino a finire risucchiati tra le mani del fiume.
Un perfetto trip allucinante e misticheggiante, un vortice onirico in cui rimanere intrappolati.
Questo raggiunge direttamente un posto nell’Olimpo dei video musicali a fianco di Bachelorette di Michel Gondry, All Is Full of Love di Chris Cunningham, It's Oh So Quiet di Spike Jonze e Possibly Maybe di Stéphane Sednaoui.

giovedì 13 marzo 2008

Quando Asia dirige non si deve doppiare

Torniamo indietro di qualche anno. I Bluvertigo parteciparono a Sanremo nel 2001 con la canzone L’Assenzio, il video per il brano fu diretto dalla compagna di allora di Morgan; Asia Argento.


Asia mischia Suspiria ai Fiori dei male per dar vita ad uno dei migliori video italiani di sempre. Da una parte l'uso iper-realistico del colore e la struttura narrativa cara all'horror all'italiana dall'altra i Bluvertigo trasformati in nuovi poeti maledetti.
Le porte si aprono e siamo introdotti all’interno di un bordello in pieno decadentismo tra prostitute, sadomaso, oppio e vaghi cenni, anacronistici, di living theatre. Un Basil post-moderno comincia ad immergerci in un vortice di citazioni letterarie e non. Daria Nicoldi che torna a fare la scream queen precede un Dracula così come l’avrebbe fatto Mario Bava. Tartarughe ingioiellate e un novello Des Esseintes tormentato da allucinazioni alla Operazione paura .Un Franco Battiato perfetto alchimista intento nel preparare l’assenzio.
Nel finale mani labyrintiane ci risvegliano dall’incubo.

mercoledì 23 gennaio 2008

Karma police, arrest this man

Sarà che ho letto troppo Gaiman, e prima ancora che sono fissato di mitologia e l’esame di civiltà classica sicuramente non ha migliorato le mie condizioni ma sono pienamente convinto dell’esistenza di Mr. Karma e dei suoi amichetti malefici.
Mr. Karma durante una giornata di lavoroMr. Karma come da immagine è sempre provvisto della sua fidata calcolatrice, pronto a segnarsi ogni minima azione negativa che commetti per potertela, quando lui ritiene sia il momento giusto, rispedirtela indietro con gli interessi.
Ti sei dimenticato di rispondere ad un messaggio? Non hai dato da mangiare al gatto? Non hai aiutato una vecchietta in difficoltà?
Bene Mr. Karma terrà tutto bene a mente e nel momento più opportuno probabilmente ti farà rapire da dei terroristi che ti priveranno del cellulare e non ti daranno da mangiare.
Si, lo so, la pena ti sembra proporzionata al “peccato”? Beh, ad essere sinceri la calcolatrice del nostro Mr. Karma non sempre funzione a dovere, magari ti capita quindi di commettere una strage e di “ricevere in cambio” un torcicollo e magari invece schiacciare inavvertitamente un insetto e come contrappasso andarti a schiantare con la macchina ma queste sono piccolezze, no?

lunedì 21 gennaio 2008

Il Mandra della settimana

Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi
Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi
Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi
Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi
Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi
Con tutti i soldi che sto buttando per scuola guida mi potevo pagare 2 anni di taxi

venerdì 4 gennaio 2008

Video del 2007

Vabbè ormai è tardi ma dato che l'avevo già scrittà mi sembrava brutto sprecarla:

L'Aura
Non è una favola - L'Aura diretto da Maki Ghezi
Justice
D.A.N.C.E. - Justice diretto da Jonas & Francois
The Horrors
She's The New Thing - The Horrors diretto da Corin Hardy
Grandi Animali Marini
Io amo il rock - Grandi Animali Marini diretto da Romana Meggiolaro
Zucchero
Wonderful Life - Zucchero diretto da Kal Karman
Bjork
Declare Independence - Bjork diretto da Michel Gondry
My Chemical Romance
I Don't Love You - My Chemical Romance diretto da Marc Webb
Feist
1,2,3,4 - Feist diretto da Patrick Daughters
Alanis Morissette
My Humps - Alanis Morissette diretto da boh
Gwen Stefani
The Sweet Escape - Gwen Stefani diretto da Joseph Kahn