venerdì 6 agosto 2010

Candyfornia

C’era una volta il mondo dei video pop mainstream. Era un mondo semplice in cui un video si poteva limitare ad avere qualche punto essenziale; doveva conquistare il pubblico maschile eterosessuale inserendo tette e attributi femminili in punti strategici e il pubblico femminile da abbindolare con una lieve dose di conformismo o una vaga love story nel concept del video. Facile e indolore, non richiedeva sforzi eccessivi (se non economici in caso si volesse fare gli sboroni). Se una pop star voleva strafare in certi casi gli era permesso ma eventi comunque moderati, come ci ricorda Gwen Stefani che si è purtroppo persa nei territori da soap di Sophie Muller. Tuttora ci viene da domandarci come siano nate le collaborazioni bizzarre (ma bellissime) tra Christina Aguilera e Floria Sigismondi o Kylie Minogue e Michel Gondry.
Dai cancelli dell’inferno un giorno però arrivò Lady Gaga, da Paparazzi la sua immagine finì nel totale delirio visivo, sfornando un video più assurdo dell’altro. Con richiami visivi che vanno dalle foto di Erwin Olaf e David LaChapelle fino ai film di Kubrick e Tarantino.
Il successo di Gaga ha trasformato questi elementi nel nuovo standard mandando in totale panico il mondo delle pop star.
Shakira, Rihanna, Leona Lewis, Christina Aguilera, tutte divorate dalla vampira Gaga, dalla sua musica si, ma 50% anche dall’immagine (credo).
Come correre ai ripari e salvarsi da questa vampira mangia plastica? Katy Perry e il suo team ci provano così.

California Gurls
Lady Gaga e i suoi collaboratori prendono registi e fotografi di mira per i loro video? Facciamolo anche noi!
Mathew Cullen incaricato di girare il video di California Gurls in parte cavalca l’onda del popolare Alice in Wonderland di Tim Burton (o più in generale il look dei suoi film più colorati) in parte invece si rifà direttamente all’immaginario del pittore americano Will Cotton che è stato anche direttamente coinvolto come direttore artistico del video.
Il concept è semplice; l’idilliaco mondo glamour della California diventa allegoricamente un utopia di dolci e belle donne. Un mondo che può nascondere pericoli in ogni angolo a che verranno comunque superati dall’eroina della storia.
Mentre i quadri di Will Cotton però cercano di puntare sulla delicatezza e un certo realismo, il video di Mathew Cullen punta invece sul kitch sfrenato e al cattivo gusto ricercato.
Il video è riuscito e funziona, e pare che anche in classifica il singolo dia buoni frutti.
Soluzione raggiunta quindi